Non è un mistero: il prezzo delle materie prime e dell’energia è cresciuto bruscamente da gennaio 2022, con conseguenze sulle imprese e sul mercato in generale.
Secondo ARERA, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, nel primo trimestre del 2022 il prezzo del gas naturale è aumentato circa del 94% rispetto allo stesso periodo del 2021 e l’energia elettrica del 131%.
Il problema è serio soprattutto per le industrie molto energivore come quella della ceramica, del vetro ma anche della gomma e della plastica.
La domanda è: le cose miglioreranno? E se sì, entro quando?
Una prima risposta è arrivata da Unionplast, l’associazione dei trasformatori di materie plastiche aderente a Federazione Gomma Plastica: se è previsto un lieve calo dei consumi di plastiche vergini – causato dal rallentamento delle attività industriali e dei consumi stessi, nonché dalla ridotta disponibilità di materie prime – è in arrivo invece un incremento dei consumi di plastiche da riciclo. Questo grazie al traino della Plastics tax che entrerà in vigore in Italia l’anno prossimo, ma anche alla maggiore domanda di materiali riciclati.
E il PVC?
Il mercato italiano del PVC, a causa di una domanda molto alta e di un’altrettanto elevata scarsità di materiale, registra già dal 2020 un aumento ininterrotto dei prezzi.
Con ogni probabilità per il PVC, dopo la rapida impennata di questi mesi (si parla di oltre 2000 euro a tonnellata) ci sarà a partire da giugno una lenta discesa fino ad arrivare ai 1800 euro a tonnellata all’inizio del 2023.
Il motivo è anche logistico: le difficoltà di approvvigionamento post Covid19 lasciano ancora il segno sulla filiera e, di conseguenza, sui costi.
Tornando al problema energetico, nel 2022 sono attesi costi dell’energia fino a 250 euro a Mwh, che poi dovrebbero scendere nel 2023 intorno ai 150 euro per Mwh. Una magra consolazione, visto che precedentemente i costi energetici si attestavano intorno ai 60 euro per Mwh circa.
Che fare, quindi?
Le soluzioni
Due sono le linee da seguire in attesa che la situazione geopolitica si stabilizzi:
- Lato energia – Investire sempre di più nelle risorse energetiche rinnovabili, cercando al contempo la massima efficienza nella gestione degli impianti per evitare gli sprechi
- Lato materie prime – Introdurre percentuali sempre più elevate di PVC e polimeri riciclati
Due azioni che in ADFlex stiamo portando avanti da prima della attuale crisi energetica e dell’approvvigionamento delle materie prime.