Storia e funzioni di VinylPlus, un programma di sostenibilità
Pvc e materie plastiche non godono di una buona reputazione nel mondo Green, non da tempi recenti ma fino dagli anni Novanta. È in questo periodo, infatti, che il Polivinilcloruro si è trovato al centro dell’attenzione a causa delle modalità di produzione e, soprattutto, a causa della sua non biodegradabilità. Si temeva, insomma, che le discariche di tutto il mondo sarebbero state presto riempite da tonnellate di tubi, imballaggi, oggetti in pvc.
Oggi per fortuna questa visione non è più così accreditata, né così diffusa. Studi scientifici hanno rassicurato i consumatori mostrando come il pvc offra impatti ambientali addirittura migliori rispetto a molti altri materiali alternativi e apparentemente più green.
L’impulso di VinylPlus
Tutto questo è stato possibile anche a VinylPlus, il programma di sostenibilità con sede in Belgio che, sulla base del progetto precedente chiamato Vinyl 2010, ha dato un grande supporto alle imprese per incrementare la raccolta e il riciclo di pvc, monitorandone anche le modalità di produzione. La chiave del successo di VinylPlus è proprio il dialogo con le industrie, che utilizzano volentieri gli strumenti messi a loro disposizione per diminuire il proprio impatto ambientale.
Grazie a VinylPlus dal 2010 sono state riciclate oltre 1 milione di tonnellate di pvc in Europa, mentre sono stati eliminati progressivamente gli additivi meno sicuri, come il cadmio e il piombo (il cadmio, ad esempio, è in grado di ingannare l’organismo umano sostituendosi al più utile Zinco: per questo è importante essere consapevoli nell’utilizzo di qualsiasi materiale).
ADFlex aderisce al protocollo VinylPlus e lavora perché l’azienda sia sempre più vicina al punto minimo di spreco e al punto massimo di sicurezza e durata del prodotto. Sostenendo l’economia circolare e cercando di immettere meno materiale, meno dannoso possibile in circolo.